4 giugno 2020: nasce

3 settembre 2021: cresce

 

 

 CHI SIAMO?

Formalmente siamo un nuovo Sindacato, ma nella sostanza siamo cinque Organizzazioni eterogenee tra loro, alcune presenti da tempo nel panorama sindacale italiano e che operano nel Pubblico Impiego ed altre di recente costituzione che abbracciano trasversalmente anche settori di lavoro privato.

Cinque Organizzazioni Sindacali che hanno deciso di unire le forze e il bagaglio di esperienze e professionalità accumulato negli anni per costruire insieme un soggetto sindacale moderno e innovativo.

Un soggetto capace di intercettare e governare le nuove sfide che ci aspettano nel breve e nel lungo periodo, che intende contribuire alla trasformazione delle amministrazioni pubbliche che, complice anche lo stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno messo a nudo organizzazioni del lavoro vecchie ed obsolete, che oltre a non essere in grado di dare risposte certe e spedite ai cittadini, comprimono e deprimono gli stessi lavoratori che vi operano.

Lavoratori pubblici che, come ci ricorda l’art. 98 della Costituzione, sono al servizio esclusivo della Nazione, e come tali dovrebbero essere messi in grado di operare per il bene comune e nel primario interesse dei cittadini.

Invece, siamo nel 2020 e gli attuali sistemi organizzativi degli enti pubblici sono modellati ancora su strutture meccanicistiche di fine ‘800 e su una cultura basata sull’adempimento formale, spesso esasperato e in danno del cittadino.

Complice una cattiva politica, spesso accompagnata anche da un cattivo sindacato, che hanno cogestito negli anni tali sistemi, i lavoratori pubblici – e in particolare quelli del comparto delle Funzioni Locali (che sono a stretto contatto di sindaci, presidenti e assessori di comuni, province e regioni) – hanno subito le ripercussioni delle inefficienze che inevitabilmente si sono venute a creare e che, sotto la spinta di un’opinione pubblica sempre più critica, hanno prodotto nel tempo tagli ai diritti conquistati faticosamente nel corso dei decenni passati, da quelli al salario accessorio, alla tutela della salute, a quelli inerenti il diritto alla carriera.

Per questi motivi DICCAP, SUNAS, FLP, e SINUSCA,  hanno deciso di dare vita alla CSE FLPL (Funzioni Locali e Polizie Locali).

 

Il DICCAP

nato nel 1997 per operare all’interno del comparto Funzioni Locali, mira al conseguimento dell’unità sindacale quale valore preminente per un’efficace tutela dei diritti dei lavoratori ricercando il confronto e il dialogo con tutte le componenti sociali senza discriminazione alcuna per meglio incidere nei cambiamenti politico-strutturali e culturali della società moderna e dell’intera collettività.

Da sempre pone costante attenzione intervenendo tempestivamente con proposizione di emendamenti alle più generali riforme in campo legislativo per la tutela e la valorizzazione della professionalità dei Lavoratori delle Funzioni Locali.

Tramite il SULPL segue con professionalità riconosciuta (detenendo una forte rappresentanza di iscritti) lo specifico settore della Polizia Locale, che garantisce il controllo del territorio in prossimità  per qualsiasi necessità dettata dal momento, anche sanitaria, oltre che per la sicurezza in genere.

Qualora avvengano mutamenti legislativi o accordi intercompartimentali che prevedano l’inserimento delle polizie locali in settori complessi riguardanti la sicurezza, il sindacato è in prima linea per la tutela di tutti i soggetti interessati.

 

Il SUNAS

nato nel 1990, è il Sindacato Professionale che rappresenta gli assistenti sociali, impegnato in una costante azione di promozione e di tutela della categoria per favorirne lo sviluppo e l’avanzamento professionale, nel quadro del più ampio sviluppo e attuazione di politiche e interventi sociali rispondenti alle istanze dei cittadini.

Nel perseguire tali obiettivi, fin dalla sua costituzione il SUNAS non ha mai assecondato comportamenti di tipo corporativo, ma ha sempre cercato di coniugare le istanze della categoria con quelle più generali dell’ intera comunità professionale in tutti i settori lavorativi in ambito pubblico e privato, promuovendone professionalità, competenze, sviluppo di carriera e modelli organizzativi.

Entra nel progetto CSE FLPL con l’obiettivo di dare voce e corpo alle istanze degli assistenti sociali che operano all’interno del comparto delle Funzioni Locali.

 

La FLP

nata nel 1999 per abbracciare tutti i comparti del Pubblico Impiego e delle Funzioni Pubbliche esistenti a quel tempo, ha iniziato a crescere e ad espandersi tanto da divenire oggi un soggetto sindacale stabile e riconosciuto nel palcoscenico sindacale italiano.

Attualmente è Organizzazione Sindacale maggiormente rappresentativa nel comparto delle Funzioni Centrali e in quello della Presidenza del Consiglio dei Ministri e firmataria dei relativi CCNL.

Inoltre, attraverso la CIDA FC, di cui è soggetto costituente, è maggiormente rappresentativa anche nell’Area della Dirigenza delle Funzioni Centrali e firmataria del relativo CCNL.

L’idea di fondo che contraddistingue la FLP è quella di recuperare la partecipazione dei lavoratori alle scelte del sindacato e di favorire all’interno della categoria dei lavoratori pubblici, lo sviluppo di una coscienza collettiva critica e responsabile.

In un mondo governato dalle regole della sfida produttiva è necessario che anche all’interno delle Amministrazioni Pubbliche i lavoratori siano organizzati e rappresentati secondo modelli nuovi, non più basati su contrapposizioni ideologiche ormai superate.

Questa è la visione di un sindacato moderno che deve perseguire la valorizzazione delle competenze professionali dei lavoratori e lo sviluppo di una pubblica amministrazione che metta al centro i cittadini attraverso reali processi di innovazione e di superamento delle forme di eccessiva burocratizzazione.

 

Il SINUSCA

nato nel 2020 per operare all’interno del comparto Funzioni Locali, è il sindacato professionale che rappresenta gli ufficiali dello stato civile, di anagrafe e dell’ufficio elettorale.

Nonostante siano  rilevanti i cambiamenti  intervenuti:

– nelle materie di competenza sullo Stato Civile e settore Anagrafico relative dalla digitalizzazione dei processi, alla tutela dei dati, all’evoluzione della normativa sul diritto di famiglia, al fenomeno dei flussi migratori e dei richiedenti asilo e la definitiva istituzione dell’A.N.P.R. (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente) e di una serie di leggi che hanno trasferito compiti che prima erano di competenza dei giudici (attribuzione del cognome materno al figlio, riconoscimento di cittadinanza Jure Sanguinis, unioni civili, gestione degli immigrati comunitari, carta d’identità elettronica);

– allo Stato Civile siano state demandate mansioni un tempo proprie dell’autorità giudiziaria infatti, spetta persino la valutazione di sentenze e documenti esteri, che richiede l’applicazione del diritto internazionale privato, dunque competenze tecniche molto precise e complesse;

 I dipendenti dei Servizi Demografici, sono ancora visti solo come rilasciatori di certificati.

 Il SINUSCA è impegnato a smantellare  e a far riconoscere che Troppe sono le responsabilità di questi dipendenti e pochi sono i riconoscimenti.

Il SiINUSCA ritiene che i dipendenti dei Servizi Demografici, meritano risposte chiare su ruoli e mansioni da svolgere, che si riconosca il valore dell’attività amministrativa e si riconoscano le specificità della funzione, della competenza dell’Ufficiale di Stato Civile e di Anagrafe inoltre, è di fondamentale importanza rivisitare le indennità economiche della categoria.

Il SINUSCA ritiene di vitale importanza evidenziare che l’attività svolta è una competenza dello Stato, demandata ai Comuni e che i dipendenti non possono essere considerati alla stessa maniera  degli altri  dipendenti.

Entra nel progetto CSE FLPL con l’obiettivo di dare voce e corpo alle istanze dei dipendenti dei servizi demografici.